George Clooney governatore della California. L’attore pensa di candidarsi
|E i democratici sono eccitatissimi alla prospettiva di un imminente matrimonio della star con l’avvocatessa per i diritti umani Amal Alamuddin, a cui l’attore si è dichiarato in aprile: un Clooney sposato, è la teoria corrente, vale di più in politica del George eterno, incorreggibile scapolone. Come governatore in California, Clooney avrebbe d’altro canto precedenti illustri. Altri due attori, entrambi repubblicani, sono stati al timone del Golden State: Arnold Schwarzenegger e Ronald Reagan. Per quest’ultimo la poltrona di Sacramento ha fatto da trampolino per l’Ufficio Ovale della Casa Bianca. Tanto per farsi le ossa, sempre secondo i pettegoli dei siti americani, l’attore avrebbe deciso di anticipare il suo debutto in politica mettendosi tra i democratici in prima fila nella prossima campagna elettorale per la Casa Bianca: «Sta valutando come farsi coinvolgere». La politica d’altra parte, come l’impegno umanitario, per George corre nel sangue: il padre del divo, Nick Clooney, nel 2004 si candidò per i democratici al Congresso, ma gli andò male e non venne eletto. Un’esperienza amara che ispirò qualche anno dopo il film di Clooney «Idi di Marzo», in cui l’attore interpreta la parte di un governatore progressista e integerrimo che si candida alla Casa Bianca. Brown per parte sua si ripresenterà in autunno di fronte agli elettori: a sbarrargli la strada sarà il repubblicano Neel Kashkari, ex banchiere ed ex alto funzionario del Dipartimento al Tesoro dell’amministrazione Bush al tempo della crisi finanziaria. Brown è di gran lunga il favorito nel voto di novembre conservando così per altri quattro anni ai democratici la poltrona di Sacramento.